Centri di Riabilitazione: : “la Regione deve intervenire a sostegno dei lavoratori”
“A seguito della sospensione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie riabilitative erogate dai Centri di Riabilitazione, si rischia di creare un grave danno ad un comparto che conta in Sicilia migliaia di operatori e che serve decine di migliaia di utenti.
Nonostante la sospensione dei servizi, infatti, il decreto-legge del 17 marzo 2020, prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di procedere comunque al pagamento dei gestori privati, per il periodo della sospensione, sulla base di quanto iscritto nel bilancio preventivo.
Ciò, va da sé, se applicato al caso indicato, consentirebbe a tali Centri non solo di evitare di mettere in cassa integrazione i propri dipendenti, ma anche di continuare a pagare i professionisti e le altre figure di collaboratori autonomi, salvaguardando loro e le loro famiglie, e non perdendo fondi già iscritti a bilancio. Tra l’altro, così operando, i fondi per la cassa integrazione potrebbero essere orientati verso altri settori produttivi, e lo stesso vale per le misure, assolutamente insufficienti, destinate alle Partite IVA.
Chiediamo quindi che le Aziende sanitarie provinciali agiscano in tale direzione, onorando i rapporti convenzionali con le strutture che erogano prestazioni sanitarie riabilitative, e in tal senso riteniamo che una circolare interpretativa da parte della Regione, su proposta dell’Assessore Razza, potrebbe essere risolutiva.
Si tratta di un settore che eroga servizi essenziali, e di grande valore umano, pertanto la Regione deve intervenire a sostegno di questi Centri, nonché dei lavoratori del comparto, che non possiamo non supportare in un momento di crisi come quello attuale”.