Covid, Lega: “Ulteriore mazzata su tpl non di linea: Ncc in ginocchio dalle scelte scellerate del Governo. Occorrono misure e aiuti urgenti”
“La Lega esprime tutto il suo sostegno all’intero settore del tpl non di linea. In particolare il settore dei servizi di noleggio con conducente è messo in ginocchio dalle scelte, scellerate, del Governo Conte, al quale chiede misure e aiuti urgenti”. Lo dichiarano il deputato e responsabile nazionale dipartimento Infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi, e Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, a commento delle richieste formulate dai rappresentanti delle associazioni di categoria al Governo italiano, in vista di una mobilitazione nazionale, indetta per domani.
“Si tratta di un settore in sostanza “obbligato” all’apertura, in quanto inquadrato come essenziale, a fronte dell’impossibilità di accedere alle misure di ristoro previste per il settore del turismo e ad un calo drastico del fatturato, dovuto alle misure adottate con i vari DPCM, che hanno sostanzialmente prodotto la cancellazione di tutte le attività e servizi da loro svolti.
Dobbiamo evitare ulteriori conseguenze drammatiche per l’intero comparto, che in Italia conta circa 200.000 posti di lavoro, indotto incluso, e genera un volume di affari complessivo vicino ai 5 miliardi di euro. Diventa, quindi, fondamentale ascoltare le loro richieste e intervenire sulle proposte, concrete e incisive, predisposte dalla categoria- proseguono i due esponenti del Carroccio”.
“In primo luogo la variazione del codice Ateco, al fine di poter accedere ai ristori- legittimi- a fronte delle notevoli perdite. In secondo luogo un forte intervento in materia fiscale, con l’introduzione di un anno bianco e l’azzeramento del versamento degli oneri di tasse, imposte e tributi. Infine, anche un intervento sul pagamento delle rate di leasing, da posticipare a giugno 2021.
Tutte misure fondamentali per evitare il tracollo di un settore che dà lavoro a migliaia di italiani e per evitare ulteriori, ingenti, danni a imprese e investimenti. Il Governo giallorosso non può più perdere tempo con i proclami, serve agire a tutela degli italiani e delle imprese – concludono Rixi e Tardino”.