Convegno su Pesca e Politiche del mare, Tardino (Lega) auspica cambio di passo in Europa
“Coniugare rispetto dell’ambiente con sostegno a settori economici tradizionali”
Catania, 15 marzo 2024 – Noi del gruppo di Identità e Democrazia, a Bruxelles abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità al fine di tutelare un settore strategico per l’economia italiana e soprattutto siciliana qual è la Pesca. Un comparto che genera economia, occupazione e apporta genuinità alla nostra alimentazione. Purtroppo ad ogni occasione abbiamo dovuto fare i conti con proposte di norme già blindate a partire dai lavori in Commissione e figlie di un ambientalismo ideologico distante anni luce dalla realtà che, a dispetto dei buoni propositi, hanno finito per penalizzare l’economia senza riuscire a salvaguardare l’ambiente. Siamo di fronte a provvedimenti spesso adottati senza neanche un preventivo studio sulla loro fattibilità economica e sociale.
Essendo minoranza in Parlamento, non abbiamo potuto fare tanto in un contesto impregnato di tali pregiudizi verso la pesca, ma siamo soddisfatti di essere riusciti a portare a casa alcune importanti battaglie, su tutte ricordo la rivisitazione di quella norma che pretendeva di introdurre la videosorveglianza a bordo dei pescherecci, siamo riusciti a limitarla a quelli dai 18 metri in poi. Una misura che la dice lunga sui pregiudizi che questa Unione Europea nutre nei confronti dei pescatori che, al contrario, meriterebbero le tutele riconosciute a tutti gli altri lavoratori.
Trovo giusto giusto limitare l’utilizzo di alcune fonti energetiche più nocive rispetto ad altre, però poi l’UE diventa poco coerente quando tassa il carburante da un lato, infliggendo l’ennesima tassazione, ma dall’altro non prevede incentivi per favorire l’innovazione dei pescherecci. Mi riferisco, per esempio, all’accordo di Marrakech, ancora non ratificato, che rischia di tradursi nell’ennesima penalizzazione per la nostra pesca. Controsensi che nei fatti finiscono per danneggiare economia e ambiente allo stesso tempo, tramutandosi in un fallimento totale. Sullo sviluppo della Pesca e delle Politiche del mare ci sono tante questioni aperte che il prossimo parlamento eletto dovrà affrontare partendo da studi molto importanti sull’area mediterranea che abbiamo predisposto proprio con l’intenzione di valorizzare settori sino ad oggi ingiustamente penalizzati.
Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana e componente della Commissione ENVI (Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare) riassume il suo intervento al convengo “La sfida europea della pesca e delle politiche del mare nel nuovo contesto della blu economy e del green deal”.