“Che la situazione in Italia sia ormai paradossale non lo diciamo solo noi, ma è certificato dai dati. I numeri degli arrivi di migranti clandestini tra aprile e maggio parlano di aumenti superiori al 400 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli hotspot in Sicilia sono stracolmi. Tutto ciò mentre si bandiscono procedure per milioni di euro per noleggiare navi-quarantena e trovare strutture per l’accoglienza”. A dichiararlo Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega.
“E come se ciò non bastasse, al contempo il Governo incoraggia nuove partenze dall’Africa, facendo promesse di regolarizzazione di centinaia di migliaia di persone, giusto per ricordare che accogliamo tutti, a braccia aperte, mentre i cittadini lottano contro gli effetti di un’emergenza sanitaria ed economica epocale. In sintesi, un maxi spot pubblicitario per chi lucra sul business dell’immigrazione clandestina”.
“E l’allarme – sottolinea Annalisa Tardino – viene lanciato anche in Europa. Un report di Europol, l’Agenzia UE che aiuta i Paesi membri a combattere le forme gravi di criminalità internazionale e il terrorismo, pubblicato lo scorso 30 aprile, ci rappresenta un quadro favorevole all’azione dei trafficanti, che hanno visto un aumento dei loro guadagni illeciti grazie ad un rialzo delle loro ‘tariffe’. E le precarie condizioni dell’economie africane, messe a dura prova dalla pandemia, unitamente all’attività delle ONG, saranno altri fattori che spingeranno l’ondata di immigrazione clandestina, insieme alla necessità di trovare manodopera a basso costo da impiegare nell’economia europea, da parte dei finti buonisti che intendono ricoprire di umanità operazioni di moderna schiavitù”.
“Una situazione grave, che rischia di tramutarsi in vera invasione, grazie al completo immobilismo europeo e alla complicità ed inadeguatezza del Governo italiano. Serve agire subito, come proposto da noi della Lega e bloccare urgentemente questo fenomeno, teatro della commissione del reato del traffico di essere umani, sulla soglia di casa nostra”.