Nomadi, Tardino (Lega), per reale integrazione serve rispetto delle regole
Bruxelles, 9 lug – “L’accoglienza deve sempre realizzarsi nel rispetto delle leggi e quindi coniugarsi, quando necessario, con la ferma repressione degli abusi. Nelle parole di Papa Giovanni Paolo II è custodito il senso più profondo del concetto di inclusione, inteso come un processo fatto da diritti, ma soprattutto da doveri. Purtroppo, oggi, il termine ‘inclusione’ è diventato sinonimo di rinuncia: nei confronti dei nostri valori e del nostro stile di vita. Quasi come se includere l’altro, significhi modificare sé stessi. Questo è quello che accade con i Rom, che hanno dato vita a network criminali su larga scala, sottraendosi al censimento, mentre noi tutti siamo registrati, che sfruttano i propri bambini, obbligati a chiedere l’elemosina, cui si nega finanche il diritto alla scolarizzazione. Qui deve intervenire lo Stato, che deve annullare il degrado che caratterizza le vite dei rom nelle nostre città, causa di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Basta con l’ipocrisia: che si rispettino le leggi e i nostri valori culturali, per un’integrazione reale che non sia un’inaccettabile annullamento delle differenze”.
Lo ha dichiarato Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe, nel suo intervento nel corso della sessione plenaria del Parlamento Europeo.