DDL “Proteggi animali”- Tardino (Lega): con il pretesto di una nobile causa i 5 stelle intendono bandire la caccia
“Un altro abbaglio tutto grillino. Questa volta, però, non siamo di fronte ad una semplice svista. Celandosi dietro una nobile causa, quella della tutela degli animali, che siamo i primi a sostenere, due senatori M5S, nella loro deriva ambientalista, intendono destabilizzare e uccidere il mondo venatorio italiano, impedendo di fatto ai cacciatori di poter svolgere l’attività venatoria, che sarebbe bandita in quasi tutto il territorio nazionale”.
Lo dichiara in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega Salvini Premier e componente dell’Intergruppo “Biodiversità, Caccia e Ruralità” del Parlamento europeo, sul ddl cd “proteggi animali, approdato in Commissione Giustizia al Senato, che intende inasprire le sanzioni e le pene per chi maltratta gli animali. Un disegno di legge che però, tra le righe finali, nasconde una gravissima minaccia per la caccia: l’abrogazione dell’art. 842 del Codice Civile, che consente l’ingresso dei cacciatori sui fondi privati non recintati.
“Cosa c’entra il reato di maltrattamento degli animali – dichiara ancora Annalisa Tardino – con l’accesso dei cacciatori nei fondi privati, attività permessa e regolamentata dalla legge? Il ddl, che avrebbe ricevuto il benestare del movimento animalista europeo, intende inasprire le pene attraverso sanzioni amministrative e penali più severe, che si inserirebbero all’interno della legge 157/92 sulla caccia, attualmente già tra le più stringenti a livello europeo. Di fronte ad una crisi economica senza precedenti, con tassi di disoccupazione alle stelle e milioni di italiani chiusi in casa, esponenti della maggioranza di Governo ritengono prioritario portare in aula norme che vanno a danneggiare la caccia, l’indotto e tutti i comparti produttivi collegati. Insomma, sotto il velo della demagogia ambientalista, i 5 stelle sferrano un duro attacco all’attività venatoria e agli stessi cacciatori. Una presa di posizione arbitraria, che si aggiunge alle numerose limitazioni già imposte al settore dagli ultimi dpcm e che dimostra l’avversità ad un mondo che, secondo dati pre-pandemici, è in grado di muovere più di due miliardi e mezzo annui. Supporto il lavoro dei miei colleghi della Lega al Parlamento nazionale, che presenteranno emendamenti a tutela del mondo venatorio, nel rispetto degli animali, portando avanti soluzioni di buonsenso e accantonando le retoriche proibizioniste dei pentastellati”.